martedì 30 agosto 2011

Se non è zuppa ...è pan bagnato!

Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, prima di leggere l'articolo del "Il Giornale" scritto da Mario Giordano, suggerisco di visionare questo breve video, così nella lettura che segue sarete un po' più carichi.

A domani.

Come sempre Tra Verità e Menzogna...restate " Ad occhi aperti!"

Il vostro

Pinocchio & Giò







La casta del sindacato. Assegni mensili da capogiro

di: Mario Giordano

Cerco studente che sia andato a le­zione da Sergio D'Antoni. Giuro: lo voglio trovare. Qualcuno me lo segna­­li, mi faccia scrivere o telefonare: vo­glio avere la prova che l'ex sindacali­sta della Cisl ha avuto una grande car­riera da professore, come la sua pen­sione lascia intendere. Eh sì: perché da quando ho scoperto che D'Antoni riceve dall'Inpdap un assegno mensi­le di 5233 euro netti (netti!) al mese (103.148 euro lordi l'anno) come ex docente universitario non mi do pace: voglio parlare con qualcuno che sia andato a lezio­ne da lui.

Qualcuno che si sia ab­beverato alle fonti di così costoso sapere. Se entro una settimana non lo trovo, sarò costretto a un gesto malsano: mi rivolgerò a «Chi l'ha visto?» e lancerò un ap­pello in Tv.

Guardando ieri la prima pagi­na del Giornale sui sindacalisti che diventano ricchi organizzan­do gli scioperi ho fatto un salto sulla sedia: alcune persone cita­te, infatti, non solo ricevono il già abbondante stipendio parlamen­tare ma ad esso uniscono una pensione maturata grazie alla mi­tica legge Mosca, quella che ha consentito a 40mila persone fra sindacalisti e dirigenti di partito di vedersi riconoscere con un col­po di bacchetta magica contribu­ti di fatto mai versati.

Privilegio su privilegio: lo vedete che a orga­n­izzare scioperi conviene davve­ro? I lavoratori no, loro ci perdo­no soldi e, in casi come questi, an­che la faccia. I loro capi, invece, ci guadagnano. In carriera. In bene­fit assortiti. E, di conseguenza, in conto in banca.

Prendete Franco Marini, l'ex presidente del Senato, una vita da democristiano, sempre lì a pe­dalare fra un vino d'Abruzzo e una dichiarazione in Tv. Ebbene a voi, leggendo il Giornale di ieri, sarà sembrato esagerato il com­penso mensile che si è assicurato difendendo gli operai: 14.557 eu­ro, che corrisponde per l'appun­to all'indennità da senatore. Ma per la verità non è quello il solo de­naro che riceve dalle casse pub­bliche: infatti egli percepisce an­che una pensione Inps di circa 2500 euro al mese, che gli piove in tasca dal 1991, cioè da quando aveva 57 anni. Merito della legge Mosca, che evidentemente se ne è sempre impipata dell'allunga­mento dell'età lavorativa chiesto ai cittadini comuni...

Fra l'altro, visto che si parla di di­fensori del popolo, ci sia permes­so di ricordare che della legge Mo­sca beneficia anche il compagno Cossutta: la incassa dal 1980, cioè da quando aveva 54 anni (avete presente il 1980? Tanto per dire: in Urss c'era ancora Breznev, a Sanremo Bobby Solo cantava «Ge­losia » e il capitano del Milan era Aldo Maldera...). Dal 2008, poi il compagno Cossutta ha unito alla pensione Inps maturata grazie al­la legge Mosca anche il vitalizio parlamentare (9604 euro al me­se).

E per non farsi mancare nulla al momento dell'uscita dal Parla­mento s'è assicurato anche la li­quidazione- monstre di 345mila euro, tutti in una volta. Un vero re­cord. Dimenticavo: la liquidazio­ne d­ei parlamentari viene chiama­ta tecnicamente «assegno di rein­serimento » o «assegno di solida­rietà». E, a differenza delle liquida­zioni dei normali lavoratori, è esentasse. Si capisce, con la solida­rietà bisogna essere generosi...

345mila euro di liquidazione. La pensioncina Inps grazie alla legge mosca e 9604 euro come vita­­lizio parlamentare: lo vedete? Pro­clamarsi paladini degli operai conviene. Salire sulle barricate de­gli scioperi è un affare. Infatti non c'è niente che renda in Italia come l'attività sindacale: fra Caaf, patro­nati, corsi di aggiornamento pro­fessionale, trattenute e balzelli va­ri Cgil, Cisl e Uil gestiscono ogni anno un patrimonio gigantesco, che fra l'altro viene amministrato con le stesse regole della cassa del coro alpino di Montecucco o della bocciofila di Pizzighettone.

Non esistono bilanci consolidati, non esistono organi di controllo. E per di più c'è la possibilità, gestendo quel tesoro, di diventare in un amen parlamentari, europarla­mentari o mal che vada presidenti della Regione Lazio... Non male, no?
A conti fatti organizzare sciope­ri è come fare bingo. Alle spalle dei lavoratori. In effetti: alla ricchezza dei sindacati (l'ultimo vero organi­smo della Prima Repubblica) si unisce la ricchezza dei sindacali­sti. Che, come si è detto, riescono ad accumulare prebende, inden­nità, stipendi, pensioni e benefici di varia entità.

Come quelli che ab­biamo citato qui, a cominciare na­turalmente dall'uomo che amava la Jacuzzi e i vestiti di Brioni, il sin­dacalista Sergio D'Antoni. Lui, in­fatti, come si è detto oltre all'inden­nità da parlamentare (14.269 eu­ro lordi al mese) incassa la pensio­ne Indpad da ex professore (5.233 euro netti al mese): ma sapete da quando la incassa quest'ultima? Da quando aveva 55 anni. E sape­te perché quella pensione è così al­ta?

Perché, grazie al meraviglioso meccanismo dei contributi figura­tivi, a 55 anni risultava pensionabi­le con 40 anni di anzianità. Tutto regolare, tutto a norma di legge. Si capisce. Ma a me resta il dubbio: l'ex sindacalista Cisl, non solo è stato un grande docente, come di­mostra la sua pensione d'oro. È stato anche un docente molto pre­coce. A 15 anni già saliva in catte­dra e insegnava. E allora è possibi­le c­he io non riesca a trovare nean­che uno che è andato a lezione da
lui?
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fonte http://www.wallstreetitalia.com/

lunedì 29 agosto 2011

Imparare dai grandi: Steve Jobs

Cari lettori di Tra Verità e Menzogna,
pochi sono stati i grandi della terra.

Uno di questi fa parte dei nostri tempi: Steve Jobs.

Un insegnamento per tutti, per i giovani che devono trovare dentro di loro la forza per non arrendersi, e non avvilirsi, davanti ai fatti negativi della vita.
Ai più anziani, che dovrebbero imparare che durante la propria vita lavorativa uno dei nostri compiti è trasferire competenze, e saper prendere con serenità la decisione di lasciare ad altri i propri incarichi, e di non restare più attaccati alla poltrona come fossili. Jobs avrebbe fatto ugualmente questo passo, fra qualche anno ( ha 56 anni), anche se non si fosse trovato legato alla malattia.

I grandi sono grandi sempre, soprattutto davanti alle avversità della vita.

A seguire la lettera di Jobs al Consiglio di Amministrazione e la sua storica lezione
davanti ai neolaureati di Stanford.

Un grazie di cuore...

Tra Verità e Menzogna...restate "Ad occhi aperti!".

Il vostro

Pinocchio & Giò


24 Agosto, 2011
Lettera di Steve Jobs

Al Consiglio di Amministrazione Apple e alla Comunità Apple:

Ho sempre detto che se fosse mai arrivato il giorno in cui io non fossi stato più in grado di rispettare i miei obblighi e le aspettative come CEO di Apple, sarei stato il primo a farvelo sapere. Sfortunatamente quel giorno è arrivato.

Ora mi dimetto da CEO di Apple. Mi piacerebbe essere utile, se il Consiglio di Amministrazione lo ritiene opportuno, come Presidente del Consiglio, membro dello stesso e impiegato Apple.

Per quanto riguarda il mio successore, raccomando vivamente che mettiamo in atto il nostro piano di successione e nominiamo Tim Cook come CEO di Apple.

Io credo che i giorni più luminosi e innovativi di Apple debbano ancora venire. E non vedo l’ora di guardare e contribuire al suo successo in un nuovo ruolo.

Ho stretto alcune delle mie più grandi amicizie nella mia vita in Apple, e vi ringrazio tutti per i molti anni in cui sono riuscito a lavorare al vostro fianco.

Steve



domenica 28 agosto 2011

The Wall !

Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, buttate giù il muro!

The Wall...



" Gli ordini professionali sono una delle tante caste che convivono in Italia strozzando l'economia, ostacolanndo la nascita di un vero mercato, obbedendo alla logica della autoconservazione. Si tratta di strutture che nessun Governo di centro, di sinistra o di destra ha interesse o la forza di mettere in discussione.
Queste corporazioni sono gabbie, oltre che inutili, dannose all'economia e per gli stessi professionisti che dovrebbero, per primi, pretendere la demolizione per evitare che il mercato e le esigenze inevitabili dettate dalle regole europee, distruggano inesorabilmente, prima o poi, quel che resta di un sistema incapace di misurarsi con processi di globalizzazione.
Dalle camicie di forza dunque, dannose per la competitività delle imprese e per i cittadini, metafora delle strutturali inefficienze del Paese."

(Il Cappio di Riccardo Cappello- Rubettino)

Questa estate, come consueto, sotto l'ombrellone per ammazzare il tempo, mi sono letto l'interessante libro dell'Avv. Riccardo Cappello - Il Cappio- perchè gli ordini professionali soffocano l'economia italiana.

Una lettura che consiglio a tutti i professionisti, non solo agli amici avvocati.

A seguire troverete un estratto( solo audio) dell'incontro Dibattito tenutosi il 27 gennaio e riportato su Radio Radicale.

In occasione dell'approvazione della Manovra Bis di Agosto, in un mio precedente post, avevo fatto un brevissimo cenno su quanto era stato preannunciato dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dal Ministro Tremonti in occasione della loro conferenza stampa.
Avevano fatto cenno che all'interno della manovra vi sarebbe stata una forte liberalizzazione delle professioni..., ero speranzoso, ma nello stesso tempo molto perplesso che tutto ciò sarebbe, di poi, stato attuato.

E, come sempre, da qui cade l'asino... nulla c'è di nuovo su questo fronte, tutta una farsa, solo fumo e niente arrosto.
La manovra dovrà passare al Parlamento, ma di certo non ci saranno emendamenti che porteranno a modificare queste vecchie norme risalenti all'epoca fascista, in meglio.

La libertà di un popolo si misura anche in questo, e noi che abbiamo perso la concezione del metro come unità di misura, ci misuriamo con gli altri Paesi solo col centimetro e pretendiamo con ciò di percorrere Kilometri.

Siamo come i gamberi facciamo un passo avanti e due indietro, abbiamo paura di guardare avanti mentre stiamo sempre più avvicinandoci al burrone che sta alle nostre spalle.

I giovani devono unirsi e ribellarsi a tutto questo, buttare giù il muro. Lo devono fare senza alcuna violenza fisica, ma la con forza delle parole, della ragione, all'interno delle università, in famiglia, presso i loro colleghi più anziani.

Dall'ottenere ragione in questa battaglia, la quale per quanto possibile da tantissimi anni porto avanti, e chi mi conosce ben sà come la penso, ci sarà forse una ripresa vera del nostro Paese.

Bisogna abolire gli ordini professionali, così almeno per come sono concepiti, permettere la costituzione di società di capitali anche con capitale sociale a maggioranza di terzi non professionisti, anche con attività multidisciplinari, per affrontare un mercato globalizzato.

Chi ha operato all'estero ed ha avuto l'occasione di confrontarsi con altri professionisti, ha potuto rendersi conto del livello superiore di competenze che gli altri hanno rispetto a noi, non foss'altro perchè parlano almeno 2-3 lingue con una certa dimestichezza, mentre da noi la quasi totalità delle persone "abilitate" alla professione, non sà mettere al posto giusto un congiuntivo, un punto od una virgola;non parliamo poi dei nostri politici, di esempi ne abbiamo a iosa.

Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, se non avremo il coraggio di cambiare , ora -subito, tutto questo, il cambiamento avverrà lo stesso, cosa che sta già succedendo, ma senza esserne stati noi gli artefici, così facendo avremo dato agli altri la possibilità di trovarsi con la candela in mano e noi con il cerino.
______

Come sempre Tra Verità e Menzogna ...restate " Ad occhi aperti!"

Il vostro amico

Pinocchio & Giò

(l'intervento dell'Avv. Riccardo Cappello)




Per chi desidera ascoltare il dibattito completo:

venerdì 26 agosto 2011

Destra...Sinistra ... Centro! Ma in che mani siamo?



Leggo ora su http://www.wallstreetitalia.com/
e riporto testualmente:
Pensioni/ Pd sul piede di guerra contro tagli a reversibilità
Roma, 26 ago. (TMNews) - La proposta del ministro Calderoli di intervenire sulle pensioni di reversibilità per far fronte alla crisi economica ha scatenato la dura presa di posizione del Pd che si è schierato contro quella che viene definita un'iniziativa "vergognosa". "Pur di non far pagare i grandi evasori fiscali condonati a prezzi stracciati, Pdl e Lega programmano di tagliare le pensioni in essere delle vedove. È indecente" ha stigmatizzato Stefano Fassina, responsabile economia del Partito Democratico cui ha fatto eco il presidente del partito Rosy Bindi: "Si sapeva che questo è un governo nemico delle donne. "Si continuano a tutelare i forti e a togliere ai più deboli" ha sottolineato Bindi, che ha poi chiarito la questione: "Si riducono anche i diritti universali delle persone disabili, malati gravi e gravissimi. Noi ci opporremo con grande fermezza a questa ennesima vergognosa ingiustizia, che renderebbe ancora più indigeribile la manovra". L'attacco alla Lge è chiaro: "Bossi vada altrove a raccontare che la Lega difende le pensioni e la povera gente, perché alle sue mistificazioni e alla sua propaganda non crede più nessuno". Sulla stessa linea anche il capogruppo PD in commissione lavoro, Cesare Damiano, che ha parlato di "Un attacco vergognoso a persone anziane, vedove e vedovi, che rappresentano l'anello debole della catena sociale. Alla faccia dell'equità e della difesa dei diritti dei lavoratori. Piuttosto - ha suggerito Damiano - si pensi alla tassazione dei grandi patrimoni, di quel dieci per cento di famiglie che detengono la metà della ricchezza del paese, e alle rendite speculative se si vuole andare nella direzione di una vera giustizia sociale". Fra gli altri contrari alla possibilità di rivedere le pensioni di reversibilità anche un importante espnonente della maggioranza, il deputato Giuliano Cazzola. Per il parlamentare Pdl "Una maggioranza che esita ad estendere a tutti i redditi una misura, come il contributo di solidarietà, già in vigore per i pubblici dipendenti ed i pensionati, che si arrende davanti al tabù delle pensioni di anzianità , eviti almeno di coprirsi di ridicolo andando alla caccia delle pensioni di reversibilità erogate alle casalinghe rimaste vedove, dei trattamenti degli invalidi civili e dei titolari dell'assegno sociale".

Ciò premesso, non mi voglio soffermare su questa ennesima sparata del nostro politico incompetente di turno, ma ciò che mi fa allarmare ancor più è sentire in questi giorni sindacalisti, industriali ( i big!), politici di ogni partito e colore, amministratori della cosa pubblica, calciatori inclusi... e chi più ne ha ne metta, che sparano soluzioni e idee al risanamento dei conti e dove andare a prendere i soldi con un'arroganza e ancor più con una ignoranza tale che non ha più confini.

Si stanno scambiando o ancor meglio barattando le nostre vite come si fa con le figurine, da bambini quando si collezionano nell'album della Panini o altro.

Questi stanno barattando il nostro futuro, il futuro dei nostri figli, i sacrifici che hanno fatto i nostri genitori e i nostri anziani, alla faccia nostra, che non riusciamo a capirci più nulla... restiamo basiti e ci muoviamo in nostra difesa come dei bradipi.

Nessuno dei nostri uomini di cultura ( forza Fò, forza Eco, forza Benigni , dai Guccini, come ai vecchi tempi... unitevi e dateci una mano!) che abbia il coraggio e l'autorevolezza di alzarsi una bella mattina e iniziare a prenderli a schiaffi ,tutti , e a calci nel culo!

Vergogna, scaricare sempre tutti i sacrifici sulla solita povera gente.

Vergognatevi! Vergognatevi! Vergognatevi!

Come sempre Tra Verità e Menzogna...restate " Ad occhi aperti!"

Il vostro amico

Pinocchio & Giò

giovedì 25 agosto 2011

C'è un limite all'indecenza ...e alla sopportazione?




Lo scandalo dei super dirigenti statali che hanno un doppio stipendio

di: Milena Gabanelli e Bernardo Iovene

Il governatore Formigoni dice che i cittadini chiedono un segnale: vendere le Poste, la Rai, il patrimonio immobiliare. L'esperienza ha purtroppo insegnato che finora vendere significa svendere, o meglio, profitti privati e perdite pubbliche. Il ministro è sempre lo stesso, quello della cartolarizzazione più grande del mondo, ovvero la vendita degli immobili degli enti previdenziali, attraverso società di diritto lussemburghese, Scip 1, 2 e 3. Un fallimento pagato da noi e che qualcuno ha definito «romanzo criminale»
Forse il cittadino avrebbe maggiore fiducia se a vendere fosse una nuova generazione politica. Certo è che il primo segnale che il cittadino, quello che deve continuare a tirarsi il collo, oggi chiede, è di farla finita almeno con privilegi che gridano vendetta e che si continua ad escludere dalla cura dimagrante.

Era l'inizio di dicembre 2010, era appena stata varata una manovra di correzione dei conti pubblici con i soliti tagli lineari, quando invitammo, senza essere degnati di cortese risposta, la presidenza del Consiglio e il ministro Tremonti a provvedere all'eliminazione di una norma che non ci risulta applicata in nessun altro paese civile: l'incasso di uno stipendio per un mestiere che non fai ( www.report.rai.it ).

Quando un dipendente pubblico viene chiamato a svolgere un incarico presso un ministero, una commissione parlamentare, un'authority o un organismo internazionale, va in «fuori ruolo». Trattandosi di incarico temporaneo, conserva ovviamente il posto, l'anomalia è che conserva anche lo stipendio, a cui si aggiunge l'indennità per il nuovo incarico. In sostanza due stipendi per un periodo di tempo spesso illimitato.

Nel 1994 il Csm lanciava l'allarme, segnalando «il numero crescente dei magistrati collocati fuori ruolo, la durata inaccettabile di alcune situazioni, alcune superano il ventennio, quando non il trentennio... la reiterazione degli incarichi... con la creazione di vere e proprie carriere parallele».

Domanda: è ammissibile che un soggetto che non lavora per un'amministrazione, ma lavora per un'altra, venga pagato anche dall'amministrazione per la quale non lavora? Sono bravi dirigenti dello Stato, sicuramente i migliori, visto che sono sempre gli stessi a passare cronicamente da un fuori ruolo ad un altro, lasciando sguarnito il posto d'origine perché non possono essere sostituiti, e i loro colleghi che restano in servizio si devono far carico anche del loro lavoro.

E poi c'è il danno, il magistrato fuori ruolo percepisce anche l'indennità di malattia, mentre quelli in servizio la perdono. Per arrivare alla beffa, e cioè possono essere promossi, ovvero avanzare di carriera mentre sono fuori ruolo. Ad esempio Antonio Catricalà è fuori ruolo dal Consiglio di Stato da sempre, è stato capo gabinetto di vari ministri di schieramenti opposti, poi all'Agcom, fino al 2005 segretario della presidenza del Consiglio con Berlusconi, quindi nominato presidente dell'Antitrust.

Non ricopre la carica in Consiglio di Stato, ma ciononostante nel 2006 da consigliere diventa presidente di sezione, e senza ricoprire quel ruolo incassa uno stipendio di 9.000 euro netti al mese che si aggiungono ai 528.492,67 annui dell'Antitrust.

A fare carriera senza ricoprire la carica è anche Salvatore Sechi, distaccato alla presidenza del Consiglio con un'indennità di 232.413,18, e Franco Frattini, nominato presidente di sezione del Consiglio di Stato il 7 ottobre del 2009 mentre è ministro della Repubblica (che però risulta in aspettativa per mandato parlamentare). Consigliere di Stato è anche Donato Marra: percepisce 189.926,38, più un'indennità di funzione di 352.513,23 perché è alla presidenza della Repubblica. Il dottor Paolo Maria Napolitano oltre allo stipendio di consigliere di Stato in fuori ruolo, prende 440.410,49 come giudice della Corte costituzionale.

Anche Lamberto Cardia, magistrato della Corte dei conti fuori ruolo, è stato 13 anni alla Consob, ma il 16 ottobre del 2002 è stato nominato presidente di sezione, «durante il periodo in cui è stato collocato fuori ruolo», specifica l'ufficio stampa della Corte dei conti, «ha percepito il trattamento economico di magistrato, avendo l'emolumento di 430.000 euro corrisposto dalla Consob, natura di indennità».

Tra Consiglio di Stato, Tar, Corte dei conti, Avvocatura dello Stato e magistratura ordinaria, sono fuori ruolo circa 300 magistrati che mantengono il loro trattamento economico percependo un'indennità di funzione che a volte supera lo stipendio. Il commissario dell'Agcom Nicola D'Angelo ha sentito la necessità di rinunciare all'assegno e mettersi in aspettativa.

Dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni riceve un'indennità di 440.410,49 annui, dall'agosto del 2010, dopo la manovra che tagliava gli insegnanti di sostegno nelle scuole per i disabili e gli stipendi dei dirigenti pubblici del 10%, ha rinunciato ai 7.000 euro al mese che prendeva da consigliere del Tar fuori ruolo. Una scelta personale, visto che non ci ha pensato Tremonti.

D'Angelo dice di essere l'unico a porsi un problema etico, in effetti gli altri, ad esempio Alessandro Botto, consigliere di Stato fuori ruolo e componente dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, con doppio stipendio, ha dichiarato di non sapere che si potesse rinunciare al doppio assegno. La giustificazione è che lo stipendio da magistrato serve ad integrare quello per la carica da dirigente perché non abbastanza remunerata.

È proprio vero che all'ingordigia non c'è fine: il presidente della Consob spagnola prende 162.000 euro l'anno, quello delle telecomunicazioni 146.000, non un euro in più, e nessun magistrato prestato ad altre funzioni mantiene il posto e tantomeno lo stipendio.

Le nostre associazioni dei magistrati hanno chiesto più volte di limitare l'uso dei magistrati fuori ruolo ai casi strettamente necessari, perché si può creare una pericolosa commistione tra ordine giudiziario e potere politico, oltre a quello di sottrarre centinaia di magistrati al lavoro di giudici per svolgere il quale sono stati selezionati e vengono pagati.

Ma sicuramente alla politica che sceglie, dai capi gabinetto ai membri delle Authority, fa sempre comodo «valorizzare» i magistrati, sia penali che amministrativi, perché in atti dove si deve forzare un po' la mano, possono dare utili consigli. Allora, visto che in questi giorni ai cittadini verranno imposte lacrime e sangue, cominciamo ad eliminare elargizioni e benefici il cui accumulo rende impossibile perfino la quantificazione.

Non sono questi i numeri che porteranno al pareggio di bilancio, ma certamente hanno contribuito a far sballare i conti e alla formazione di una cultura arraffona e irresponsabile. Una classe politica che non sa essere «giusta» incattivisce i suoi cittadini, e alla fine verrà condannata dalla storia.

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tratto da http://www.wallstreetitalia.com

mercoledì 24 agosto 2011

Forever young

Cari lettori di Tra Verità e Menzogna,
ritengo interessante il breve video che segue, nei prossimi giorni vedrò di entrare in argomento.



Fate posto ai giovani, se volete restare giovani e vivere bene in un paese di vecchi.(Giovanni Prati)

Come sempre, Tra Verità e Menzogna ...restate "Ad occhi aperti!"

venerdì 12 agosto 2011

Un decreto da leggere...Ad occhi aperti!




Carissimi lettori di Tra Verità e Menzogna, il Governo ha appena varato il decreto legge come intervento aggiuntivo alla Manovra finanziaria approvata a luglio.

Il Presidente Berlusconi e il Ministro Tremonti, hanno fatto solo un piccolo cenno sul quantum , rinviando i dettagli ai prossimi giorni con l'esplicativo dei singoli ministri.

Questa nuova manovra va letta con particolare attenzione, per l'appunto... Ad occhi aperti!

Sono curioso, una curiosità del tutto personale, di leggere l'intervento a sostegno delle liberizzazioni delle professioni.
Su questo punto spero si siano aperte nuove frontiere, e in qualche modo si vada verso un'abolizione dei diritti delle varie caste degli Ordini professionali , che trincerandosi dietro la vecchia scusa del rendere un migliore servizio alla clientela, altro non fanno che relegare i nostri giovani laureati a zerbini degli studi.

In parte ci aveva già provato il Ministro Bersani, con il governo Prodi, poi il governo Berlusconi sollecitato dai tanti "poltronifici" ha prontamente fatto marcia indietro... speriamo questa sia la volta buona, ma ci credo poco.

Guardate gli altri Paesi Europei e in America... come sono organizzati gli Studi,
da lì bisognerebbe partire, noi professionisti siamo anni luce distanti, e i giovani che sanno meglio organizzarzi e lavorare in squadra potrebbero portare avanti una cultura nuova della professione e fornire un servizio molto più appropriato e mirato ai clienti ,in particolare alle nostre piccole realtà imprenditoriali.

I baroni continuino pure a fare i baroni tanto il loro destino è già segnato dal tempo...( sono cattivo, ma non me ne frega niente, quando ce vò, ce vò !).

Per il momento è solo una mia flebile speranza in una manovra che ritengo abbia molti risvolti oscuri e che ci vorrà del tempo per capire quali saranno le conseguenze effettive, difficilmente sarà portatrice di un vero risanamento dell'economia, anche perchè dalle poche parole pronunciate nel discorso di stasera nessun cenno ad un intervento mirato della crescita è stato fatto.

Ben contento di potermi ricredere, anche se non posso fare a meno di prendere atto che il nostro sistema occidentale - economico finanziario - è già in default, tutti lo sanno, anche se tutti continuano a negarlo.

Ci stanno trattando come si cucina La rana bollita... la si mette nella pentola con acqua fredda e poi gli si accende il fornello e... che tepore ..., da lì a poco la rana è bollita.
Se la buttassimo dentro ad acqua bollente la rana farebbe subito un balzo e scapperebbe. Ecco, questo è in qualche modo quello che tutti i governi in un modo o nell'altro stanno facendo col popolo, piano piano, un pò alla volta ...ed eccoci tutti belli pronti - bolliti, senza essercene resi conto, un'operazione strutturata tipo fantozziana.

Riservandomi di entrare più nel dettaglio della manovra nei prossimi giorni, tanto è la metà di agosto e come passatempo questo non è male... vorrei concludere questo breve post, facendo solo una precisazione. Il Presidente Berlusconi, sempre che io abbia capito bene, all'inizio della conferenza stampa di questa sera, ha accusato che il lievitare del debito pubblico è stato causato dai precedenti governi a partire dal periodo 1976 al 1992..., ( dopo di che il problema non c'è più stato, ?) ovvero prima che lui entrasse in politica.

Pinocchioooo hai sentito? Vieni a vedere a questo gli è cresciuto subito il naso!
Tra Verità e Menzogna, si è sentito così in obbligo di portare a conoscenza voi tutti dell'effetivo stato delle cose.

Le bugie non solo hanno il naso lungo come quello di Pinocchio, ma hanno anche le gambe corte come quelle dei Ministri, e come vede , Presidente ,non c'è voluto molto a smascherarla, almeno questa poteva risparmiarsela (ma chi le prepara il canovaccio?).

Come sempre Tra Verità e Menzogna ...restate " Ad occhi aperti! "

Il vostro amico
Pinocchio & Giò

giovedì 11 agosto 2011

Tu credi...credi...credi..





Nel precedente post del 29 luglio avevo fatto presente che nel mese di Agosto ne avremo viste delle belle!
E siamo solo all'inizio.

Inizio questo post con alcune righe sulle quali mi soffermerò domani, vista ormai l'ora tarda.

Platone solea dire in La Repubblica " Il fatto è che tu credi che i pastori o bovari vogliano il bene delle pecore o dei buoi, e li ingrassino e li curino per uno scopo diverso dall'interesse dei loro padroni e di loro stessi.Analogamente tu immagini che negli Stati i governanti veramente tali si comportino con i sudditi in modo diverso da come si comporterebbe con le pecore, e giorno e notte essi pensino ad altro che a ricavarne un profitto personale. E sei così progreditonella conoscenza del giusto e della giustizia, e dell'ingiusto e dell'ingiustizia, da ignorare che lagiustizia e il giusto in realtà non ci appartengono perchè sono l'interesse del più forte che comanda, mentre chi obbedisce e serve ha soltando il danno, e l'ingiustizia al ontrario si impone su chi è veramente ingenuo e giusto. i sudditi fanno l'interesse del più forte, e servendolo lo rendono felice, ma per sé non ne ricavano il più piccolo vantaggio. Considera, stoltissimo Socrate, che in ogni circostanza l'uomo giusto ha la peggio nei confronti di chi è ingiusto. In primo luogo, negli accordi privati in cui si associano due individui così, non troverai mai che alla fine del loro rapporto l'uomogiusto abbia guadagnato più dell'ingiusto, anzi proprio al contrario. E negli affari pubbliciquando occorre versare dei contributi, a pari censo l'uomo giusto paga di più e l'ingiusto meno. Se invece si tratta di guadagnare qualcosa, l'uno non ricava nulla e l'altro guadagna molto.... ...Tal ingiustizia assoluta è la tirrannide, che non si appropria dei beni altrui a poco a poco, ma prende tutto insieme: sacro e profano, pubblico e privato, con l'inganno e la violenza. "

Quand'è che impareremo a non farci prendere più per il naso da questi briganti che hanno depauperato il nostro mondo...
L'ho detto, e lo continuo a ripetere ,quello che sta succedendo sulle spalle della povera gente è un crimine contro l'umanità, e come tale deve essere perseguito.

Tutto in questi anni è stato creato ad hoc. Chi si è arricchito, chi si sta arricchendo?

Io credo che sia arrivato il momento di prendere a calci nel sedere tutti questi signori, dai politici che hanno mangiato alle nostre spalle così tutti quei leccapiedi che circondano il bell'ambiente. Ad aggiungersi tutti quei dirigenti statali, e non, conniventi e collusi con questo modus operandi, banchieri , managers privati e pubblici, grandi ufficiali delle forze dell'ordine che hanno abusato della loro carica e della fiducia a loro riposta dal popolo per la divisa che vestivano utilizzata per fare i loro porci comodi " tanto a me chi mi tocca!!! ".

Una vergogna, un disgusto verso tutta questa marmaglia di rubapane a tradimento.

Ora che si sono ingrassati e hanno fatto man bassa del futuro dei nostri giovani, ci vengono a mettere ancora le mani nelle tasche senza chiederci neanche il permesso!

Sveglaitevi gente, lo diceva anche Platone, tu credi..., credi... perchè sei un pirla!

Fantastica poi l'ultima trovata di conglobare le festività con le domeniche per favorire la produzione... Da chi viene questa trovata da Marce?

Forse si sono dimenticati che qui manca il lavoro e non che c'è troppo lavoro da dover utilizzare anche le festività per portarlo a termine ed aumentare il PIL.

Questi di economia e finanza non capiscono neanche la chiara del tuorlo dell'uovo.

Questi non sanno leggere né scrivere , ma sono bravi a mettere le mani in tasca ai pensionati, ai lavoratori, sfruttare i giovani, ridurre la scuola e la sanità ad un mercatino.

Tutto quanto con il bene placet dei Sindacati che già da anni sono diventati unicamente pedine del sistema, belli, paciocconi sempre in mostra.

Al paese mio si diceva, e si dice ancora, " chi rompe paga ed i cocci sono i suoi".

Tutta questa marmaglia ha rovinato il nostro Bel Paese da decenni, a pagare dovrebbero essere solo loro. Ma come si fa?

Si fa..., si fà.

E non mi si venga a dire che il nostro debito è troppo alto e che ci vuole una norma costituzionale per evitare di splafonare ogni volta.

Lor signori hanno bisogno della norma, le imprese e le famiglie la norma se la fanno in casa e controllano il loro budget di spesa e se le cose vanno male, pollice verso!

In queste ore sembra sempre più prendere piede la patrimoniale, vista come l'unica soluzione per il bene del paese. Un paese di briganti, corrotti e collusi, mal gestito, con dirigenti e politici incapaci di effettuare una programmazione sul lavoro e sulla crescita.

Forse è meglio che usciamo da questa spirale, piuttosto svalutiamo la moneta e torniamo alla carica con la nostra produzione a costo più basso, vedrete che alla Merkel viene la lingua lunga...a starci dietro.

Il problema è il debito? Che lo paghino coloro che se lo sono messi in portafoglio.

Iniziamo a tagliari gli sprechi, e qui c'è l'imbarazzo della scelta da dove iniziare, non le pensioni.

Hanno incentivato i cinesi e gli altri extracomunitari a lavorare in nero, sottopagati. Dall'altra parte colpevolizzare gli artigiani e i piccoli imprenditori
mettendo loro sulle spalle balzelli di ogni tipo, affinché ne restassero schiacciati dal peso.

Moltissimi di noi non hanno nessuna responsabilità diretta su questa situazione. Eppure questa la subiremo tutti. Per molte generazioni a venire , comprese le precedenti non ci sarà futuro. Gli sforzi di una vita non saranno serviti a nulla: non sarà servito studiare, lavorare, fare carriera, risparmiare, tutte cose che i nostri padri e nonni ci hanno insegnato e noi abbiamo fatto a nostra volta coi nostri figli.

Ci hanno preso tutti per i fondelli!!!

Questa è stata l'uscita di oggi di Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea , ha detto che “ci stiamo avvicinando a una crisi potenzialmente peggiore del 1929″. Credo che un uomo col suo potere e la sua responsabilità abbia pensato molto bene prima di dire una frase così dura ed estrema.

Svegliatevi gente , svegliatevi! Anche i vecchi con la zanetta vanno bene! Fatelo per i vostri ragazzi, svegliatevi da questo sonno, prima che sia troppo tardi!

Signor Presidente della Repubblica, mi rivolgo a Lei che ha conosciuto i Padri fondatori, abbia il coraggio di prendere a mano la situazione e di dare una spallata a tutti questi cialtroni.

Forse questo suo gesto estremo resterà nella storia e sui libri di scuola e sarà un monito per i Governi futuri.

Non abbia timore delle conseguenze, parli alla Nazione con un comunicato a reti unite, il Popolo Italiano Le darà fiducia e la seguirà nelle sue scelte.

Lo faccia per tutti noi, e per la nostra bell'Italia.

Come sempre Tra Verità e Menzogna, restate...."Ad occhi aperti!"

Il vostro
Pinocchio & Giò