venerdì 30 luglio 2010

Debt Deflation ( deflazione da debito) . Cos'è? Come se ne uscirà?


ideashaveconsequences.org



Cari amici di "Tra verità e menzogna" , prima di parlarvi della Deflazione da Debito, permettetemi di soffermarmi per un attimo ricordando Irving Fischer che ormai settant'anni fa pubblicò The Debt Deflation. Fischer cercò nella sua opera di dare spiegazione alla terribile dinamica della Grande Depressione del 1929.
Non fu però ascoltato dagli allora luminari della comunità scentifica.
La teoria della Deflazione da Debito di Fischer nasce nel tentativo di trovare una spiegazione agli effetti di persistenza, di propagazione e di contagio che, negli anni trenta, avevano progressivamente condotto al tracollo economico-finanziario numerosi paesi industrializzati.
Fischer non fu ascoltato, gli economisti continuavano ad avere una
incrollabile fiducia nelle forze “stabilizzanti” del mercato e a credere nella
neutralità della sfera finanziaria su quella reale dell’economia.
Irving Fisher con il suo studio risultò essere del tutto innovativo e, come spesso accade in questi casi, incontrò forti resistenze tali da costringerlo ad un
relativo isolamento.

Ma procediamo per gradi, prima di tutto cerchiamo di capire che cos'é la Deflazione da Debito, e per farlo, come sempre, devo avvalermi del supporto de mio compagno di viaggio, Pinocchio, che già fatte le valigie per andare in ferie, ha voluto ugualmente darci il suo contributo a riguardo.

Qundi a lui la parola.

Pinocchio/

Non ti nascondo che me lo aspettavo... già pronto sulla porta di casa per uscire per andare in ferie, ed ecco che arrivi tu, con un altro dei tuoi quesiti ( dei più semplici non ce ne sono?). Del resto mi hai coinvolto in questa avventura, ed ora di certo non posso tradire i tanti amici lettori.

Veniamo al dunque.

Riprendo quanto già detto nel precedente post. L'insolvenza dei debiitori provoca una serie di reazioni economiche negative, che nell'insieme costituiscono il fenomeno della Deflazione da debito, che lo stesso Irving Fischer nel 1933, ben descrisse. Se le famiglie hanno redditi superiori ai consumi necessari per vivere, queste possono farsi anche un patrimonio di beni immobili o di titoli immobiliari. Nei momenti felici, le famiglie possono ottenere questo anche attraverso il ricorso al credito, che altro non è che per loro un indebitamento.

Anche qui, ad esprimere questo concetto, entra in scena un'altra importante formula matematica : C+P = f ( Y,D), ovvero i consumi C e gli Asset delle famiglie P sono alimentati dai redditi Y e dall'indebitamneto D.

Ovviamente la sostenibilità dell'indebitamento dipenderà anche dal tasso di interesse praticato dalle banche, con effetti di crescita se questo diminuisce.
Se ben ricordate, quanto detto in precedenza, questo modo di agire ha portato all'incentivarsi dei mutui immobiliari, senza dover dall'altra parte intervenire con particolari garanzie personali. Quando invece questi tassi cominciano a cambiare la loro tendenza al crescere, questo meccanismo comincia a diventare "tortuoso".
Per meglio comprendere, vi porto un esempio pratico, che molti di voi potrebbero avere toccato con mano.
Sia dato un debto di €. 100.000 che ad un dato tasso di interesse si ritiene coperto dal valore del patrimonio mobiliare ( ovvero da titoli), ad esempio 1000 titoli del valore di €. 100 cad. Come si dice nel Paese dei Balocchi...la banca è garantita " Soldi contro Soldi". La banca è tranquilla , il debitore pure.
Ma quando i tassi di interesse aumentano, di conseguenza il debito aumenta, contrariamente al valore patrimoniale che diminuisce essendo funzione inversa di questo. La banca allora chiederà di ridurre il debito, poniamo del 10%, e la famiglia si attiverà vendendo parte dei suoi titoli pari al 10% sul mercato. A questo punto ad un debito verso la banca di 90.000, corrisponderà un nostro patrimonio di €.90.000?
Se vendessimo solo noi probabilmente sì, ma se questo si attua su ampia scala nel medesimo istante, ovvero tutti sono interessati a vendere i propri titoli, questi verranno venduti ad importi sempre più bassi ( pensate ad esempio alle azioni di borsa, il prezzo dell'azione cala nella stessa proporzione cui più persone vendono - principo della domanda e dell'offerta).
Poniamo a questo punto che i nostri 1000 titoli che in precedenza valevano €. 100 cad. , ora in forza di questo, i restanti 900 titoli ( 100 li abbiamo venduti al prezzo pieno) si siano ridotti del valore di €. 90 cad ( anzichè a 100) Ci troveremo così ad avere un patrimonio mobiliare non più di €. 90.000 ( 900 titoli x €. 100 cad) ma di €. 81.000 ( 900 titoli x €. 90 cad.)sulla bsae di quanto detto sopra.

A questo punto la banca , che è molto attenta, raffronta il suo credito di €. 90.000 con il valore dei titoli da voi posti in garanzia pari ad €. 81.000.
Quindi per pareggiare i conti vi chiederà l'ulteriore copertura di €.9000.

Fischer che cosa affermava a riguardo? Ecco il paradossso: più si prova a pagare il debito, più ci si mette in condizioni di non arrivare a pagarlo per la progressiva caduta del valore degli asset patrimoniali. Siccome la diminuzione del valore dei patrimoni inciderà non solo su quelli mobiliari ( titoli, ecc) ma anche su quelli immobiliari, il valore di questi, anche per coloro che non hanno debiti, si troverà diminuito, in alcuni casi del tutto "evaporato".

Questa è la Deflazione da Debito. Si calcola che in borsa nel solo 2008 i mercati immobiliari abbiano bruciato una cifra intorno ai 50.000 miliardi di Dollari( per coloro ancora attaccati alla nostra vecchia "lira",che si vogliono divertire, possono fare la conversione da dollaro in Lire , e calcolare gli zeri a seguire, forse così il numero rende più l'idea! ).

Quanto sopra in risposta al primo quesito di oggi, per la seconda domanda : "Come se ne uscirà?" questa risposta , non è di facile soluzione. Ritorniamo a Fischer, lui affermava che la soluzione più semplice fosse la riduzione del tasso di interesse così da rialzare i valori degli Asset, sempre che i creditori(banche , ecc..) non continuino con la loro richiesta di ripagare i mutui ( vi viene in mente qualcosa a riguardo della moratoria messa in atto dal Governo Berlusconi sui mutui e leasing...) trattandosi a questo punto non solo di un problema di costo dell'interesse ma di rientro del capitale. Alternativa a questo , l'aumento dei redditi delle famiglie , più entrate, più possibilità di pagare le rate dei mutui senza trovarsi costretti a vendere i propri patrimoni.
Ma a tutto questo manca ancora una cosa : l'aumento dei consumi.
Del resto così facendo, il maggior reddito alle famiglie sarebbe indirizzato al pagamento dei mutui e non ai consumi.
A questo punto, sembra non restare molta altra scelta se non quella di una moratoria dei debiti( protratta nel tempo) , l'acquisto da parte dello Stato di quei famosi " pacchetti salciccia" di cui vi ho parlato nel precedente post, ovvero di quei titoli tossici buttati sul mercato. Questo favorirebbe di certo i creditori, quali banche , ecc. ( così è stato sino adesso) , ma i debitori, le famiglie, come potranno liberarsi dai loro debiti?
Purtroppo, al momento non vi sò dare una risposta, ma vedo che in questa situazione si trovano anche tanti altri guru della finanza e dell'economia. Escludendo ciò che si metteva in atto un tempo, non molto lontano : un'altra guerra ( es. ricordate crisi del 29- la seconda guerra mondiale), forse una soluzione potrebbe essere la cancellazione del debito, come dicono a Napoli : chi ha avuto ha avuto, chi ha dato a dato... scordiamoci o' passato!

Forse tutto questo e solo fantapolitica, fantaeconomia, del resto io son Pinocchio e vivo di bugia.

Tra verità e menzogna, ogni tanto a fantasticare, anch'io mi diletto...

Anche in vacanza... restate - Ad occhi aperti!

Il vostro amico Pinocchio&Giò

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