![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrD4_mi0bLKU8sc-ElFLCMrM9J6YtAWt33HlLUl86DRE5lCzkwkMmKOtmy8CvX8pLZyzhbHS-R_MKXrCWEsmdBgtca5-8j4nV5OCe3IFjSMrTYYy9JaL72qv0q-ilsNpI-IW-CMA-IeeDK/s400/2475754-polvere-di-zoccoli--la-zoccoli-dei-cavalli-in-esecuzione-superficiale-focus--focus--sui-pi-gambe.jpg)
Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, i dati economici di questa settimana ci dicono che negli Usa l’economia cresce meno del 2%, troppo poco per riassorbire i tanti disoccupati. Dall'altra parte l’Europa continua a interrogarsi sull’eurodebito e di come sarà il proprio futuro. C'è poi il problema delle banche, di particolare rilievo, che continuano a fare una politica sempre più volta ad ottenere profitti scommettendo sui credit default swap.
E' di ieri il declassamento di Intesa S. Paolo da parte di Moody's, col rating passato da Aa3 ad Aa2. Le banche sono comunque messe tutte più o meno nella stessa situazione, hanno una montagna di crediti in sofferenza, i dati che emergono si aggirano intorno ai 25 miliardi di €. per le sole banche italiane, se a questi andiamo ad aggiungere le posizioni all'incaglio e quelle ancora da emergere ufficilamente ma da tempo in difficoltà, i numeri potrebbero diventare catastrofici.
Forse qualche centinaia di miliardi di euro. Non basterebbero a sanarle anni di manovre finanziarie.
Lo Stato poi non gode di miglior salute, il debito pubblico ha toccato livelli insostenibili, se a tutto questo ci andiamo ad aggiungere che il nostro PIL non riesce neanche a prendere una boccata di ossigeno, sempre sotto soglia minima di guardia, allora la situazione potrebbe apparire esplosiva.
Ciò premesso, a tutto queste, le persone non danno alcun peso, i più non sanno neanche di che cosa si stia parlando, purtroppo, non c'è la pur minima cultura finanziaria ed economica tra la gente, una cultura che dovrebbe trovare la sua fonte già dai primi anni di scuola. Al massimo si riporta qualche titolo in grassetto letto sul giornale, ma poi ognuno torna a casa propria, investito dalle proprie faccende famigliari non ha tempo e ancor meno voglia di porsi questi problemi, che sembrano appartenere solo alla politica.
Purtroppo non è così appartengono a tutti, indistintamente.
A questo punto mi piacerebbe fare un passo avanti, rispetto ai precedenti post e a questo di oggi chiedendo a PINOCCHIO come pensa possano essere i nostri anni a venire riguardo queste problematiche: lavoro, economia, ecc... .
PINOCCHIO/
Caro Giò, eccomi nuovamente in scena.
Oggi per dare una risposta ai tanti tuoi dubbi, voglio prendere come spunto lo studio di Buiter che ha elaborato con criteri rigorosi, lo studio di 58 Paesi che oggi realizzano l’85% del GDP mondiale.
Gli elementi presi in esame sono riferiti a : la crescita – investimenti fissi lordi, risparmio lordo, capitale umano e demografia, qualità delle istituzioni, apertura al commercio, reddito procapite di partenza –.
Buiter tra questi individua 9 Paesi grandi generatori di crescita: Bangladesh, Cina, Egitto, Filippine, India, Indonesia, Iraq, Mongolia, Nigeria, Sri Lanka e Vietnam.
Tutti questi paesi avranno di qui al 2040 tassi di crescita media di Pil procapite superiori al 5% annuo. Saranno questi paesi che a loro volta porteranno la crescita mondiale annuale al 4,6% di qui al 2030, e di un 3,8% nel ventennio successivo.
Tutti questi Paesi sono in Asia, a questi si deve aggiungere Russia e Brasile ma con un contributo minore dovuto al fatto che hanno già alzato di parecchio in questi anni il reddito procapite. Tra questi nove Paesi, 4 sono ricchi di materie prime e oggi molto poveri – Nigeria. Indonesia, Mongolia e Iraq – per questo hanno spettacolari possibilità di migliorare.
Ma in realtà tutti e 9 sono poveri, oggi, visto che è la Cina ad avere il reddito procapite più elevato. Tutti hanno una crescita demografica futura favorevole, a differenza della Cina la cui popolazione come nei Paesi occidentali col tempo tenderà sempre più a portarsi verso un paese di persone anziane, si prevde questo accada tra una quindicina d'anni, comunque ancora molto in là, anche se in economia il tempo deve essere letto come se fosse già domani.
Tutto questo per dire che Paesi oggi poveri e giovani, aperti al commercio e agli investimenti mondiali, con una ragionevole stabilità e almeno un approssimativo libero mercato, a forte boom di risparmio e d’investimenti, con un capitale umano in forte miglioramento e buona capacità di generare infrastrutture, potranno col tempo garantire al mondo una crescita più lunga ed incredibilmente maggiore di quella dei Paesi avanzati tra il 1953 e il 1975, "sarà il loro boom industriale "!
Per i nostri giovani e meno giovani il suggerimento che posso dare è di non perdere questa grande opportunità di iniziare a lavorare con questi Paesi, cercando quanto prima di apprendere culture e modi di vità diversi dai nostri. Se saremo capaci di farlo potremo continuare anche noi nel nostro cammmino di crescita, diversamente saremo spazzati via in pochi decenni.
Continueremo a vivere solo di ricordi, respirando solo polevere che gli altri lasceranno dietro.
Come sempre Tra Verità e Menzogna...restate " Ad occhi aperti!"
Il vostro
Pinocchio&Giò
Nessun commento:
Posta un commento