martedì 27 dicembre 2011

Banche inaffidabili



Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, siamo così arrivati anche a quest'ultima settimana di fine anno e le cose, come si vede non sono tanto cambiate, anzi ci dovremo preparare al peggio.

Le aziende si preparano ad affrontare un nuovo esercizio ormai sfiuduciate da una politica e da un sistema bancario marcio sino alle sue più profonde radici.

Troppi gli interessi di pochi...

da Wall Steet Italia
Roma - Nuovo record storico per la liquidita' parcheggiata dalle banche dell'eurozona presso la Bce. Venerdì i depositi sono saliti a 411 miliardi di euro rispetto ai 346 del giorno precedente. Polverizzato il precedente picco storico di 384 miliardi toccato nel giugno 2010 in piena crisi del debito della Grecia. L'impennata dei depositi, remunerati dalla Bce allo 0,25%, segue la maxi-operazione di finanziamento triennale con cui la Bce ha fornito la scorsa settimana 489 miliardi di euro al tasso dell'1%. Le banche preferiscono parcheggiare la liquidita' nel porto sicuro della Bce piuttosto che prestarla ad altre banche a tassi piu' elevati assumendosi un rischio di controparte. Il risultato di questo comportamento, dovuto alla crescente avversione al rischio, si traduce nel blocco dei canali di trasmissione della politica monetaria e in forme di razionamento credito (credit crunch) a danno dell'economia reale.
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Come sempre , Tra Verità e Menzogna ...restate "Ad occhi aperti!"

Il vostro

Pinocchio & Giò

martedì 13 dicembre 2011

Meditate gente...meditate.



Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, visto che questo blog è sempre più letto da fuori Italia, questo articolo aiuterà a comprendere meglio questo nostro belpaese.

Meditate gente...meditate, come ogni giorno ve la raccontano, ve la vendono e ve la rivendono.
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ROMA - Ci sono contratti e accordi. E poi le leggi, i regolamenti, le intese. Tutto è in regola, per carità.
Ma se ci si ferma un attimo a pensare, in alcuni casi, i cosiddetti diritti acquisiti diventano privilegi. In tema di indennità, stipendi, vitalizi e pensioni, negli ultimi tempi è stato scritto (e denunciato) di tutto e di più. Ma ora che si chiede a milioni di pensionati di rinunciare al recupero dell`inflazione e a migliaia di operai ed impiegati di restare diversi anni in più al lavoro la contraddizione prende le fattezze dello scandalo. Dalla «Casta» di Rizzo e Stella, a forza di non fare nulla, odi far finta di intervenire, siamo arrivati alle «Sanguisughe» di Mario Giordano, che nel suo ultimo volume mette in piazza (e alla berlina) tutte «le pensioni che ci prosciugano le tasche».

Se ne parla tra la gente, sui blog volano parole grosse, demagogia e populismo vengono sparse a piene mani. Ma questo non toglie che il problema esista.
In Parlamento, dove a fatica i presidenti Fini e Schifani stanno facendo marciare il taglio dei vitalizi, l`ultima volta che la questione è stata affrontata è stato tre giorni fa. La Commissione lavoro della Camera ha posto la questione dei trattamenti dei dipendenti degli organi costituzionali e delle Authority. Che non solo benefidano di stipendi ben più alti della norma, ma ancora oggi godono di un regime di assoluto privilegio. Intervento che viene definito «urgente e improcrastinabfie», per affrontare «situazioni di oggettivo privilegio, derivanti da aspetti abnormi del sistema retributivo, anche prevedendo il passaggio al calcolo contributivo prorata».

Bankitalia, a stretto giro di posta ha fatto subito sapere che i propri dipendenti sono completamente assoggettati al regime Inps. Dall`ultimo consuntivo del Quirinale, invece, si apprende che già da tempo ai suoi dipendenti si applicano norme più rigide col blocco delle progressioni automatiche ed il taglio degli assegni più alti (5-10% a seconda che si superino i 90 o i 150 mila euro).

Nonostante il giro di vite, però, i dipendenti possono ancora andare in pensione a 60 anni con 35 anni di contributi. E comunque ogni anno il Colle incassa contributi per 8 milioni e paga pensioni per 90 (38% del bilancio). Camera e Senato fanno anche peggio. Palazzo Madama, infatti, ogni anno spende per le pensioni circa 182 milioni, 209 la Camera su un budget complessivo oli 1 miliardo.

Sulla carta «fermo restando il collocamento a riposo d`ufficio per uomini e donne a 65 anni di età», nel caso del Senato, si può andare in pensione al compimento dei 60 anni se in possesso dei requisiti richiesti, ovvero 20 anni di servizio effettivo e 35 anni di contributi. In più c`è anche la possibilità di anticipare l`uscita a 57 anni, ma «con forti penalizzazioni». E ovviamente ancora tutti col vecchio sistema retributivo. Ora nel suo ultimo resoconto contabile il Senato annuncia «nuove e più restrittive disposizioni» ed anche alla Camera si parla di «inasprimento dei requisiti per il pensionamento di anzianità». Ma l`ultima nota di bilancio non chiarisce assolutamente come si intenda procedere.

Più si sale nella scala sociale e più certi trattamenti pensionistici appaiono agli occhi della gente comune scandalosi. La «pensione d`oro» per eccellenza, certifica l`Espresso nel suo ultimo numero, spetta a Mauro Sentinelli, classe 1947, che arriva a quota 1.173.205 euro lordi l`anno. Ovvero 3.259 al giorno.
Come c`è riuscito? Sentinelli, scrive Giordano sul suo blog, «quando è andato in pensione guadagnava 9 milioni di euro l`anno e si è avvalso della facoltà di passare dalla gestione speciale del fondo telefonici, che paga i contributi solo sulla retribuzione base, a quella obbligatoria dell`Inps, che prende in considerazione anche le altre voci della busta paga, a partire da benefit e stock option».

Legale, regolare, ma scandaloso. Dietro a Sentinelli, un altro «telefonico», Alberto De Petris, classe `43, (653.567 euro lordi/anno) e Mauro Gambaro, classe 1943, ex direttore generale di Interbanca oggi all`Inter, con 665.084.
Se poi si alza ancora di più lo sguardo ai palazzi «alti» escono altre cifre stellari.

Il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi cumula 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell`Inps ed i 19.054 euro dell`indennità da parlamentare, Oscar Luigi Scalfaro, oltre all`indennità di palazzo Madama (19.054) prende 4.766 euro netti al mese dall`Inpdap per avere esercitato l`attività di magistrato per tre anni (dal 1943 al 1946), Lamberto Dini incassa 18 mila euro da Bankitalia, 7000 dall`Inps e 19.054 dal Senato, Giuliano Amato invece cumula 22.048 euro mese dall`Inpdap coi 9.363 che gli da il Parlamento.
Quanto tempo fa Lilli Gruber ad «Otto e mezzo» ha osato chiedergli se fosse stato disposto a ridursi la sua pensione d`oro l`ex premier ha risposto piccato: «Non capisco la domanda». E la trasmissione si è chiusa così, nel gelo più totale. Commenta un frequentatore del blog di Giordano: «E se fosse arrivato il momento di introdurre una tassa sulle sanguisughe?

( fonte http://www.wallstreetitalia.com/)
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Pinocchio & Giò

domenica 11 dicembre 2011

Riserva Frazionaria




Cari lettori di Tra Verità e Menzogna , di seguito riporto l'articolo del 25 novembre di Francesco Carbone ( http://www.usemlab.com/) che illustra, con parole semplici, il concetto della riserva frazionaria.
Un invito a leggerlo con attenzione.
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Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse, spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa e prelevarne una parte finchè si è in tempo.

In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in contante.

Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per ammontari più modesti non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in mano e in attesa di essere serviti.

Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore che arriva ansimando e comincia: la legge di qua, le disposizioni di là, la circolare di sopra, per l'antiriciclaggio di sotto, però ci voleva il preavviso... bla bla bla.. insomma per farla breve è chiaro che il vostro malloppo non ve lo sganciano volentieri. Leggendo alcune esperienze pubblicate sul web, qualche cliente più esuberante a questo punto si incazza pure alzando la voce e dicendo: «Ma stiamo scherzando?? Quei soldi sono miei, ho diritto a riaverli»!

A tal punto i casi sono due: o sganceranno quanto richiesto con evidente malumore, intimoriti soprattutto dagli schiamazzi che state facendo, oppure, rivelandosi ben più tosti e ostinati di quanto aveste creduto in prima battuta, vi convinceranno a ritornare un altro giorno.

In questo secondo caso, quando tornerete qualche giorno dopo potrete finalmente mettere le mani sul conquibus tanto a lungo trattenuto. Contenete però la vostra gioia, soprattutto nel caso in cui l'ammontare prelevato superi abbondantemente i venti o trentamila euro. La possibile visita di cortesia della Guardia di Finanza a casa vostra potrebbe infatti suscitare qualche perplessità e abbattere la vostra soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche innocua domanda sulle ragioni della detestabile azione appena commessa, la sensazione di sentirsi implicitamente considerati al livello di uno sporco evasore, di un pericoloso bandito, di un esecrabile spacciatore, ai più non risulta affatto gradita.

In ogni caso, dopo aver portato a termine con successo la vostra balorda azione di ritirare il contante dalla banca, prendetevi qualche secondo e fate lavorare il cervello, fermatevi cioé a riflettere e ponetevi la seguente domanda:

DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano a saldo del vostro conto corrente e che siete andati a reclamare con tanta tracotanza??

Sembra una domanda stupida, e invece si tratta di una delle domande più importanti del mondo.

Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo diritti di fronte all'INGHIPPO giuridico più eclatante e ben celato di tutti i tempi che tanti disastri sociali ed economici ha creato negli ultimi secoli.

Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE QUEI SOLDI che figurano sul vostro conto corrente??

Vediamo cosa recita la legge, cioè l'articolo 1834 del codice di civile:

"Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi"

ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne acquisisce la proprietà! Cioè quei soldi SONO per legge DELLA BANCA che è tenuta a restituirli a RICHIESTA DEL DEPOSITANTE (?!?depositante???!!) con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (avevano ragione sul preavviso, avevano ragione loro!).

In altre parole, questi soldi finchè non vi presentate a riprenderli e finchè effettivamente non ve li consegnano in mano, SONO di PROPRIETA' della banca benchè risultino apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di conto corrente.

E qua nella testa dei meno distratti sorge spontanea una bella domanda. Nel momento in cui la banca era DIVENTATA PROPRIETARIA dei VOSTRI soldi che avevate versate sul VOSTRO conto corrente, cosa diavolo ci aveva fatto? Li aveva messi da parte per custodirli, o li aveva usati per svolgere i propri affari?

Formuliamo la domanda in altra maniera.

Quei soldi presenti sul vostro conto corrente sono davvero a vostra disposizione (con l'osservanza del periodi di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi) o sono stati prestati dalla banca a qualcun altro. E in tal caso, per quanto tempo li ha prestati?

Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli ingenuotti degni di un quadro naif, non potrete che dare la risposta giusta!

Ovvio che quei soldi la banca li ha prestati a qualcuno! Altrimenti come farebbe la banca a pagarvi gli interessi (peraltro ormai ridicoli) sulle giacenze di conto corrente? Ma allora, perchè avete schiamazzato dentro la banca reclamando i soldi all'istante! Stando così le cose, VOI non siete un DEPOSITANTE. VOI quei soldi li avete PRESTATI alla banca, non li avete DEPOSITATI in banca.

Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:

"Se qualcuno venisse da noi e ci dicesse: «deposita i soldi presso di me, te li custodisco per bene, te li lascio sempre a completa disposizione e in più ti pago anche gli interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un ottimo affare. Ma per credere che sia tutto vero bisognerebbe essere degli idioti. E' ovvio che c’è l’inganno, che c’è il trucco. Eppure sono proprio gli stessi termini che ci propone il banchiere e che accettiamo nel contratto di conto corrente".

Capito il trucco? Ci chiamano depositanti, la legge stessa ci definisce depositanti, ma in realtà noi siamo dei prestatori, siamo dei mutuanti!!!

Quindi se la banca questi soldi a sua volta li ha prestati a qualcuno (e non li ha prestati certo per 3-4 giorni o per una settimana), come diavolo fa a poterli restituire così, su due piedi, su improvvisa richiesta, o a distanza di qualche giorno, a chiunque si presenti in banca per ritirarli??

Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere qualche legittimo sospetto che fa sorgere altre domande.

Forse a questo punto vi chiederete anche, ma quando paghiamo o preleviamo con il bancomat una cifra inferiore, non vale lo stesso ragionamento? Come facciamo a disporre di una cifra che in realtà è di PROPRIETA' della banca e nel frattempo è stata prestata a qualcun altro magari per un periodo di tempo di due o tre anni? Ma che razza di magia è questa?

Insomma se questi euro li abbiamo prestati alla banca, e la banca li ha prestati a qualcun altro, essi sono quindi in mano o nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.

Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad essere a vostra disposizione anche sul vostro conto corrente?

Ancora una volta, quindi, chiediamoci: DI CHI SONO VERAMENTE QUESTI SOLDI?? Chi è il vero proprietario di questi fantomatici soldi? VOI, LA BANCA o il SOGGETTO TERZO al quale sono stati prestati?

Il bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli stessi soldi li ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei quali, proprio come fate voi li tiene su un conto corrente ed esattamente come voi pensa di essere il legittimo proprietario e pensa di disporne liberalmente (almeno fino alla scadenza del termine convenuto dal prestito concesso dalla banca).

QUINDI LA RISPOSTA QUALE E'?

CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI SOLDI?

SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE?

E' possibile mai questa assurdità??

AHIME'... signori, questa assurdità è possibile: questa magia non è niente altro che la riserva frazionaria. Un paradosso frutto di un aborto giuridico creato appositamente per concedere al banchiere un privilegio unico ed estremamente potente.

La riserva frazionaria è anche la ragione per cui da che mondo è mondo si verificano forti cicli economici, accompagnati da devastanti crisi bancarie e sistemiche. Non sono gli speculatori, non sono i terremoti, non sono i commercianti o gli evasori, non sono la globalizzazione. i CDS, gli spread, lo short selling, o qualche altra diavoleria. E' la riserva frazionaria!

Con la Tragedia dell'Euro, con la crisi del Dollaro, con la crisi globale di questo III millennio siamo solo davanti al peggior ciclo e alla peggiore crisi di tutti i tempi. L'immensa forza devastatrice che questa crisi porta con sé e di cui abbiamo appena visto una prima leggera manifestazione nel 2008 e una seconda ancora leggera in questi ultimi mesi, è resa possibile dall'intervento sistematico delle banche centrali che per quasi 100 anni hanno posticipato il giorno della resa dei conti: quello in cui i 10 presunti proprietari della stessa cifra di denaro si presenteranno allo stesso sportello per richiedere lo stesso ammontare di denaro.

Ammontare di denaro, tuttavia, che non è più niente, solo un numero, al più un pezzo di carta colorato riproducibile a volontà dalla banca centrale. Però, quella riproduzione fisica a volontà, necessaria per soddisfare solo la metà di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze devastanti. Non a caso, con la scusa di fare la guerra a quegli appestati meglio noti come evasori fiscali, da qualche tempo è partita la campagna mediatica mirata a vietare, tassare, o abolire il contante.

E' infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa di rivalere la proprietà del denaro su qualcosa di fisico, cioé smaterializzando al 100% il denaro, che l'aborto giuridico sottostante alla riserva frazionaria potrebbe essere tenuto nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili effetti negativi ad esso collegati potrebbero essere posticipati ancora per qualche anno.

La sostanza tuttavia non cambia, il problema sotto c'è, si è stratificato per cento anni, oggi è enorme, la sua risoluzione sarà dolorosissima, e continuando a posticiparla con qualche escamotage tipo tassare o vietare il contante non si farà che aggravarla ancora.

Quindi se ancora non l'avete capito, questa crisi, questa enorme crisi non è niente altro che il risultato di una TRAGEDIA GIURIDICA. Al fine di privilegiare l'attività bancaria rispetto a ogni altra attività commerciale, per motivi ben noti a chi del tutto idiota non è, la legislazione sul contratto di deposito bancario ha lasciato una ampia e drammatica zona di grigio sulla proprietà del denaro che si muove attraverso il sistema bancario.

Se ogni conflitto, problema, crisi, è sempre riconducibile ad una cattiva definizione dei diritti di proprietà, la proprietà sul denaro bancario rimane totalmente indefinita e confusa a causa di un contratto che non costituisce né un deposito né un prestito ma vuole essere entrambe le cose allo stesso tempo. Questo è l'errore più tragico di tutti che sta a monte di qualunque problema economico del passato e del presente.

Se volete saperne di più e ancora non l'avete fatto, leggetevi uno in fila all'altro Cosa è il Denaro e La Tragedia dell'Euro, sono testi alla portata di tutti che dovrebbero essere letti da tutti già in età scolare. I principi e i concetti in essi contenuti dovrebbero essere noti a tutti coloro che hanno un conto in banca; dovrebbero fare parte della cultura di ogni indignato che si rispetti e che vuole evitare di tirarsi solo la zappa sui piedi; purtroppo, all'alba del terzo millennio, sono principi e concetti che neanche una persona su centomila conosce o sospetta minimamente.

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Come sempre Tra Verità e Menzogna , restate ..."Ad occhi aperti!"

Il vostro

Pinocchio & Giò


giovedì 8 dicembre 2011

Orecchie da mercante!

Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, proprio vero chi siede al governo ha orecchie da mercante, finchè un giorno i giovani ...



Come sempre restate ..."Ad occhi aperti!"

Il vostro
Pinoccchio & Giò

Chi semina vento...raccoglie tempesta!!!


Mi è pervenuta una mail che riporto con piacere...
Come sempre
Tra Verità e Menzogna...restate "Ad occhi aperti!"

Il vostro
Pinocchio & Giò

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L'EUROPA CHIEDE DI AUMENTARE L'ETÀ

DELLE PENSIONI PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO.

NOI CHIEDIAMO, INVECE,

CHE SIA TOLTO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI COME SANCITO DAL REFERENDUM.
CHE LA CHIESA PAGHI L'ICI.

DI ARRESTARE TUTTI I POLITICI
CORROTTI , DI ALLONTANARE DAI PUBBLICI
UFFICI TUTTI QUELLI CONDANNATI IN VIA
DEFINITIVA PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO
FANNO.

DI DIMEZZARE IL NUMERO DI PARLAMENTARI
PERCHE' IN EUROPA NESSUN PAESE HA COSI'
TANTI POLITICI.

DI ELIMINARE TUTTI I POLITICI DELLE PROVINCE, PERCHE' CI SONO GIA' QUELLI DELLE REGIONI - DA 40 ANNI.

DI DIMINUIRE IN MODO DRASTICO GLI STIPENDI E I PRIVILEGI A PARLAMENTARI E SENATORI, PERCHÉ IN EUROPA NESSUNO GUADAGNA COME LORO.

DI POTER ESERCITARE IL "MESTIERE" DI POLITICO AL
MASSIMO PER 2 LEGISLATURE COME IN EUROPA TUTTI FANNO !!

DI METTERE UN TETTO MASSIMO ALL'IMPORTO
DELLE PENSIONI EROGATE DALLO STATO
(ANCHE RETROATTIVE), MAX. 5.000,00
EURO AL MESE DI CHIUNQUE, POLITICI E
NON, POICHE' IN EUROPA NESSUNO
PERCEPISCE 15/20 OPPURE 30.000,00 EURO
AL MESE DI PENSIONE COME AVVIENE IN ITALIA

DI FAR PAGARE I MEDICINALI VISITE SPECIALISTICHE E CURE
MEDICHE AI FAMILIARI DEI POLITICI
POICHE' IN EUROPA NESSUN FAMILIARE DEI
POLITICI NE USUFRUISCE COME AVVIENE
INVECE IN ITALIA, DOVE CON LA SCUSA
DELL'IMMAGINE VENGONO ADDIRITTURA
MESSI A CARICO DELLO STATO ANCHE GLI
INTERVENTI DI CHIRURGIA ESTETICA, CURE
BALNEOTERMALI ED ELIOTERAPIOCHE DEI
FAMILIARI DEI NOSTRI POLITICI.

CARI MINISTRI, NON CI PARAGONATE ALLA
GERMANIA DOVE NON SI PAGANO LE
AUTOSTRADE, I LIBRI DI TESTO PER LE
SCUOLE SONO A CARICO DELLO STATO SINO
AL 18° ANNO D'ETA', IL 90 % DEGLI GLI
ASILI E NIDO SONO AZIENDALI E GRATUITI
E NON TI CHIEDONO 400/450 EURO COME GLI
ASILI STATALI ITALIANI.

IN FRANCIA LE DONNE POSSONO EVITARE DI
ANDARE A LAVORARE PART TIME PER
RACIMOLARE QUALCHE SOLDO INDISPENSABILE
IN FAMIGLIA E PERCEPISCONO DALLO STATO
UN ASSEGNO DI 500,00 EURO AL MESE COME
CASALINGHE PIU' ALTRI BONUS IN BASE AL
NUMERO DI FIGLI .

IN FRANCIA NON PAGANO LE ACCISE SUI CARBURANTI
PER LE
CAMPAGNE DI NAPOLEONE, NOI LE PAGHIAMO
ANCORA PER LA GUERRA D'ABISSINIA !

NOI CHIEDIAMO CHE VOI POLITICI
LA SMETTIATE DI OFFENDERE LA
NOSTRA INTELLIGENZA, IL POPOLO

ITALIANO CHIUDE 1 OCCHIO, A VOLTE 2, UN
ORECCHIO E PURE L'ALTRO MA LA CORDA
CHE STATE TIRANDO DA TROPPO TEMPO SI
STA' SPEZZANDO.

CHI SEMINA VENTO,
RACCOGLIE ...TEMPESTA !!!

martedì 6 dicembre 2011

Se non è zuppa ...è pan bagnato!


Carissimi lettori di Tra Verità e Menzogna, ancora una volta questi babbioni, professoroni, mezzi politicanti , esperti banchieri e della finanza assieme a tutti questi politici da tapparsi il naso, si sono dimenticati, volutamente come sempre, dei giovani.

No comment... anche su questa manovra.

Tutto fumo negli occhi per la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni.
La borsa vola! Lo spred si riduce ! Alè alla grande ! Olè torero!!!

Forse capirete quando sarà troppo tardi.

I giovani l'hanno già capito da tempo, sono come si dice di un'altro pianeta e forse solo loro lo cambieranno.

Dal valore del lavoro siamo passati al costo del lavoro.

Da un'economia di mercato siamo passati al mercato delle rendite e della finanza.

Ci siamo persi il Lavoro per strada per lasciare spazio ad un mondo consumistico fatto solo per arricchire sempre di più i soliti ingordi, rendendo l'illusione alla povera gente che così facendo tutti ne potessero godere.

Alla fine con tutto questo faremo i conti, volenti o nolenti sarà così. Un fine ormai dietro l'angolo che nessuno vuol vedere ma che è già pronto ad investirci. Sarà un tram che non farà più fermate, lasciandoci tutti per strada.

Ancora le mani in tasca dei lavoratori, continuando imperterriti a rubare il futuro ai giovani, il tutto per aiutare le banche e tutti quegli arroganti grandi imprenditori che nulla hanno a che fare con i veri Imprenditori qual è stato ad esempio il compianto Olivetti, così facendo ne offendono continuamente il nome.

Questo sistema malato ha come medicina sempre la stessa ...

Se non è zuppa, è pan bagnato...

Come sempre Tra Verità e Menzogna...restate " Ad occhi aperti!".

Il vostro

Pinocchio & Giò