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Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, in queste ultime due settimane mi sono soffermato a lungo a pensare.
Troppa confusione intorno, tutto gira alla velocità della luce, tutto cambia e quando ce ne accorgiamo, già cambia nuovamente.
Scuola, lavoro, progetti, cambiano e cambieranno, volenti o nolenti, le nostre abitudini. Ma non ce ne accorgiamo quasi mai in tempo.
Non abbiamo ancora capito questo cambiamento del mondo. Le imprese ne hanno percepito solo la parte economica, meno la necessità di collaborare , lavorando assieme. Questa incomprensione e lentezza nel percepire le cose non aiuterà di certo a programmare con attenzione il nostro futuro e continueremo a rimanere in balia degli eventi senza poterne accompagnare gli spostamenti.
Dobbiamo cambiare dal punto di vista culturale iniziando a lavorare su progetti di lungo periodo, e non pensare solo di vivere la giornata, così facendo non avremo futuro e perderemo anche il presente, rimanendo schiavi del passato .
So già il vostro pensiero : facile dirlo, difficile realizzarlo.
Dobbiamo ridisegnare gran parte delle nostre giornate, cercando di vedere oltre l'impellente bisogno di tutti i giorni di portare a casa " il pane quotidiano" e dedicarci di più ad osservare e capire dove stanno di casa le cose di cui effettivamente più abbiamo bisogno.
Si continua a parlare della crisi che ormai ci sta lasciando, poi tutto ad un tratto ecco che ricompare più di prima, proprio quando meno te l'aspetti, nascosta dietro la porta di casa, pronta a bussare.
Capita spesso di intrattenermi con persone che mi raccontano dei propri problemi lavorativi, delle difficoltà che stanno attraversando in questo particolare momento dove tutto sembra non avere più regole, e anche quelle poche che valevano fino a poco tempo fa,sembrano ormai superate da anni.
Se conosci qualche persona "importante", forse riuscirai ad ottenere qualcosa, se sei " figlio di qualche politico ", hai già l'avvenire assicurato, anche se non hai studiato, se non hai mai lavorato, se non ti sei mai applicato.
Oggi non importa più il sapere, ma avere le giuste amicizie. E così le persone meritevoli, che non possono accedere a tutto questo, si trovano già sconfitte in partenza. I nostri giovani ormai senza lavoro e senza più aspettive, si domandano, con giusta ragione, che mondo abbiamo lasciato.
Tutto ciò è di una tristezza infinita.
Non sò cosa ne pensi tu, caro Pinocchio, di tutto questo.
PINOCCHIO/
Lo sapevo che prima o poi saresti arrivato a questa riflessione, ti conosco troppo bene.
E adesso tu mi chiederai che cosa devi fare. Quale strada dover prendere. Quale sia la scelta giusta.
Se ti poni questa domanda, di certo hai già fatto una tua scelta, ma non ne sei convinto e prima di renderla viva, hai bisogno di un supporto sul quale eventualmente sostenerti nel caso questa si venga a rivelare uno sbaglio. Non è mai troppo tardi per riscrivere le pagine della propria vita, non è mai troppo tardi per cambiare idea.
E credo proprio che sia arrivato il momento di cambiare, cambiare mentalità.
E' ovvio che chi non ha lavoro ed aspirara ad ottenerlo il più delle volte è costretto ad accettare quello che viene pur di poter continuare a portare il pane sulla tavola; altre volte si pretende di trovare il lavoro nell'ambito dei propri studi, delle proprie passioni, ma difficilmente questo si realizza dall'oggi al domani.
Ciò premesso bisogna iniziare a cambiare le proprie aspettative, soprattutto noi italiani che siamo stati abituati alla ricerca del posto fisso, del posto presso un ente pubblico,comunale, provinciale o qualcosa di simile.
I giochi in questi ultimi due anni sono cambiati, ma non sono cambiati i giocatori, le società , gli arbitri, ma soprattutto non sono cambiati quelli che dovrebbero fare le nuove regole.
Diversi sono gli interessi di fondo, diversi sono i bisogni.
Tutto ciò porta alla conseguenza di una sempre più disuguaglianza sociale.
Probabilmente riusciremo anche stavolta ad uscire dalla crisi, anche se molti cadaveri verranno lasciati a terra, tropppi, e tutto ciò si potrebbe evitare, quantomeno contenere, ma per farlo bisogna avere un interesse in comune, quello del bene, che pochi ancora hanno.
Per giungere al dunque l'unica cosa che questa crisi ci ha dato di veramente utile è la possibilità di fare nuove riforme, nei mercati finanziari, nella ridistribuzione del reddito, per ridurre la disoccupazione.
Tutto è possibile, basta volerlo, e lo devono volere tutti, non più un solo Stato, ma tutti gli Stati, solo così forse ritorneremo a sognare e a credere in un futuro migliore, ad un mondo più giusto, ad un mondo più a misura d'uomo.
Solo così ritroveremo quel coraggio che abbiamo perso da tempo, e quella fiducia in noi, come facevamo da bambini quando ci sentivamo al centro del mondo, al centro della terra... e ci " rialzavamo tutti da per terrà ".
Tra Verità e Menzogna...restate Ad occhi aperti!
Il vostro amico Pinocchio & Giò
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