![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPSryn-TKPNRk3csc5-25FlVVgaMFi2wMDb4L5jRwandnyMhHx_OJFFUuhyJwuaO7s-d7d1HfP4OIAPX41QeK4ciB5EBWvOIyPEOFxWdIfNWWdeay7tOyU5fOx-v0X537H-l0w4-YeUPqg/s400/scimpanz%C3%A8.jpg)
Minsky Hyman, un professore di Economia dell'Università di Washington in St.Luis, dedicò la sua vita a sviluppare una costruzione teorica sulle fondamenta dettate dall'economista britannico Keynes.
Keynes, sosteneva Minsky, aveva spiegato che il capitalismo era per sua natura instabile e portato al crollo. "L'instabilità" scrisse, " è un'inevitabile e intrinseca debolezza del capitalismo".
Volendomi collegare al precedente Post che trattava la Deflazione da Debito, sono a richiamare il concetto espresso da Minsky riguardo al cosiddetto Minsky Moment .
Il Minsky Moment è il primo punto della Deflazione da Debito di Fischer, un punto del ciclo del credito o ciclo economico. Questo avviene quando all'improvviso si registra l'assenza di liquidità a causa dell'eccesso di debito contratto per finanziare gli investimenti speculativi, in seguito alla mancanza di fiducia. Questa dinamica porta al collasso del mercato con un crollo dei prezzi degli assets.
Ciò accade, e la storia insegna, dopo un lungo periodo di prosperità e di speculazione, il tutto favorito dalla facilità ed eccessiva disponibilità di credito.
Tutta questa disponibilità di credito favorisce, in contrapposizione, il proliferare dei debitori.
A questo punto mi sorge una domanda.
Ma tutti i debitori sono uguali? O per restare un po' più legati al concetto economico, i debitori come vengono suddivisi dal Mercato ?
Come sempre, lascio rispondere a questa domanda a Pinocchio che coi debiti e con le promesse, in qualche modo, ha sempre avuto a che fare.
Pinocchio/
Caro Giò, la domanda che mi poni , in prima istanza, sembrerebbe alquanto banale, ma pensandoci poi bene , non è così. Del resto le famiglie, le aziende, tutti i giorni si trovano a rabattare per ottenere credito dalle banche , ovvero per diventare a loro volta debitori, ma non tutti i potenziali debitori vengono trattati nello stesso modo anche quando sono dello " stesso grado" . Ma questa è tutta un'altra storia... su cui eventualmente mi soffermerò a parlare appena me ne darai l'occasione.
Torniamo a noi. Minsky divise i debitori in tre principali categorie, a seconda dei finanziamenti usati:
1) I mutuatari che fanno ricorso alla finanza coperta
2) I mutuatari speculativi
3) I mutuatari della finanza Ponzi
Vediamo di capirne le differenze.
I primi ( finanza coperta)sono quelli che riescono a ripagare gli interessi e il capitale dei debiti contratti con i flussi di cassa correnti.
I secondi( speculativi) sono quelli il cui reddito copre il pagamento degli interessi ma non il rimborso del capitale; questi soggetti sono obbligati a " rinnovare " i propri debiti, emettendone dei nuovi per pagare i vecchi.
I terzi ( i Ponzi) sono quelli più instabili; il loro reddito non è sufficiente a coprire né il pagamento degli inetressi né il rimborso del capitale. La loro unica opzione è ipotecare le proprie finanze future indebitandosi ancora di più, sperando in un aumento del valore delle attività acquistate con il denaro preso a prestito.
Su quest'ultima categoria di debitori, mi vorrei soffermare qualche minuto in più.
E' capitato in alcuni casi che questi " signori " della finanza Ponzi ottenessero risultati apparentemente eclatanti. Alcune di queste persone, forse più di quante possiamo immaginare, sono ancora tra noi in circolazione, anche qui in Italia, "travestiti" sotto finte spoglie di imprenditori, banchieri o altro....
Prendiamo il " Ponzi" più recente. Il clamoroso arresto di Madoff ,ex presidente del Nasdaq, del quale argometo i nostri Tg a suo tempo hanno fatto solo un breve cenno, non più di tanto, e senza dare adeguate spiegazioni a riguardo ( meglio parlare del gatto che cade dal 5 piano, o delle 100 candeline spente da nonna Ilde... così tutti sono felici e contenti).
Ormai anche questo modo di fare " informazione " attraverso i nostri TG è diventato del tutto disinformativo ( se vuoi sapere la verità te la devi andare a cercare altrove).
Ritornando a Madoff, questa persona è stata arrestata per aver creato una truffa da 50 miliardi di dollari.
La truffa messa in atto sarebbe improntata sul classico schema Ponzi, o se preferite schema piramidale.
Come funziona uno schema Ponzi? Come ha fatto Madoff a riuscire?
Molto semplice.
In uno schema Ponzi, il truffatore raccoglie risparmi per - diciamo - 100 euro per quota. E promette di restituire quei 100 euro a fine periodo, più una certa somma annuale di interessi, diciamo 5 euro. Funziona più o meno come ogni altro strumento finanziario.
In teoria il truffatore dovrebbe investire quei soldi in attività economiche ed ottenere un guadagno tale da poter pagare gli interessi e restituire il capitale a fine periodo. Questo in un mondo di persone semplicemente normale.
Nel metodo Ponzi il truffatore non investe quei soldi, anzi li spende e si diverte alla grande, alla faccia di tutti, ed il suo potere e rispetto nell' "alta borghesia" ogni giorno accresce.
Fin qui, roba da truffatori di strada e di poco conto.
Quello che distingue uno schema Ponzi dalla truffa da strada è che in uno schema piramidale il truffatore usa i soldi dei nuovi risparmatori per pagare gli interessi dei primi.
In questo modo il gioco puo' durare relativamente a lungo. Il gioco prosegue finchè la raccolta dei risparmi continua a crescere. Ed in effetti cresce, perchè tutti sono soddisfatti degli investimenti.
C'e' fiducia da parte di tutti ed il sistema continua ad alimentarsi.
Finchè c'e' fiducia, la raccolta tiene, poi un bel giorno...
qualcuno chissa perchè, chissà per come, chiede indietro il capitale. A questo punto si scoperchia il vaso di Pandora ed il risparmiatore scopre che non ci sono più soldi, perchè i soldi che ha dato al truffatore sono serviti al truffatore solo per pagare gli interessi dei risparmiatori precedenti.
La società truffatrice, ormai insolvente, risulta essere una scatola vuota, i risparmiatori perdono tutto ( di esempi ne avete avuti tanti in questi anni, anche qui in Italia).
Durante il boom speculativo i debitori che fanno ricorso alla finanza coperta diminuiscono ed aumentano quelli speculativi ed i Ponzi, per il semplice fatto che i primi iniziano ad essere, in qualche modo, i finanziatori degli altri. Poi come spiegato il giochino si rompe e questi castelli fondati solo sul debito iniziano a crollare , il credito si prosciuga.
Cos'è successo nell'attuale crisi? In prima battuta i governi hanno sostenuto nel breve che il debito non venisse a concretizzarsi nella caduta dell'intero sistema economico, seguendo in parte le teorie portate avanti da Keynes e da Friedman, attraverso l'intervento dello Stato e con l'immissione di denaro a basso costo.
Tutto ciò però può andare bene solo nel breve, nel medio e lungo termine se non intervengono efficaci correttivi questo modo di agire può aggravare ancor più lo stato delle cose.
Sono di questo parere in particolare gli economisti di scuola Austriaca, la cui scuola annovera a sé illustri economisti del passato compreso lo stesso Joseph Schumpeter. Molti degli economisti contemporanei cavalcano tuttora queste idee.
Gli economisti della scuola Austriaca sostengono che le reazioni che ci sono state per fronteggiare l'attuale crisi ci condurranno, prima o poi, al peggiore dei mondi possibili. Il loro pensiero era favorevole affinché le banche , le imprese e le famiglie piene di debiti fallissero. In questo modo, affermano, sarebbero sopravissuti solo i più forti che prosperando avrebbero cambiato la tendenza , rigenerando il cammino dell'economia, anzichè continuare a far sopravvivere , banche zombie che rimangono in vita soltanto grazie alle inesauribili linee di credito delle banche centrali, così a valere per aziende quali la General Motors, ecc.
Così come è stato fatto tutte le perdite vengono ribaltate ora sulla società nel suo insieme e, si traducono in un aumento insostenibile del debito pubblico.
In tutto questo la cosa più grave è che le finanze pubbliche vengono messe sotto pressione , pregiudicando la crescita economica di lungo periodo. Senza escludere che col tempo un onere così grande porti gli stessi governi a dichiarare la propria inadempienza come Paese.
Tenuto conto di questo ora ci appare più chiaro quanto affermato poche settimane fa dallo stesso Presidente Mr. Obama, ovvero che non ci sarebbero più stati aiuti così importanti a banche e ad assicurazioni come in passato, piuttosto si sarebbero lasciate andare al loro destino...
Come vedi caro Giò, ci sono debiti e debiti, così accade anche nel nostro quotidiano, quando amministriamo le nostre imprese, e nel piccolo le nostre famiglie.
Tutto deve essere il più possibile ponderato e programmato con una visione di ritorno non solo nel breve, il più delle volte solo speculativa, ma nel medio e lungo periodo, quindi attenzione alla redditività e ai flussi finanziari.
Bisogna creare i pilastri delle fondamenta quanto più solidi, e trasmettere i giusti valori ai nostri figli, sin dalla scuola; ma anche su questo argomento ci sarebbe molto da dire e mi riservo col tempo di parlarne più approfonditamente.
Ad oggi sempre più a valere quel detto dei nostri vecchi... " Non si possono comprare le case senza soldi! Se poi uno non ci va neanche a vivere, cosa se la compra a fare?"
Staremo a vedere nei prossimi mesi quale sarà la tendenza, visti questi ultimi giorni di forte calo delle borse, ed il ritorno dei risparmi verso i "beni rifugio" quali i bond - titoli di stato, non credo ci siano buone prospettive a riguardo per tutti noi.
In questo particolare momento di grande disoccupazione, calo della produzione, ed incertezza sul da farsi, vi lascio con questo pensiero di Keynes affinchè possiate meditare e trovare il coraggio di affrontare il futuro con occhi diversi:
" La difficoltà non sta nelle idee nuove, ma nell'evadere dalle idee vecchie, le quali, per coloro che sono stati educati come lo è stata la maggioranza di noi, si ramificano in tutti gli angoli della mente "
Come sempre Tra Verità e Menzogna restate... Ad occhi aperti.
Il vostro amico Pinocchio & Giò.