Molti lettori mi hanno scritto per chiedermi come mai da alcuni mesi il blog è fermo.
A questa domanda ne segue ultimamente un'altra.
Pinoccchiogiò qual è il tuo pensiero sulla classe politica? cosa ne pensi dell'attuale situazione del nostro Paese'? Ci salveremo? Il lavoro non c'è più...come facciamo?
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Carissimi Amici, chi mi conosce da tempo conosce anche il mio pensiero, e in parte in alcuni miei post se ne trova traccia.
Solo poche parole quale risposta alle vostre domande.
Dovete non perdere la speranza. Siate solidali.
Soprattutto...
Abbiate il coraggio di cambiare ciò che tanti vorrebbero fosse scritto sui libri di storia!
Abbiate il coraggio di riscrivere il vostro futuro!
Non ci sarà un'altra occasione così importante, e così nuova come queste elezioni.
Uno tsunami attraverserà il Parlamento.
Uno tsunami di pace, di fiducia ed onestà, uno tsunami di giovani a cui dovremo dire grazie ci prenderà per mano e ci farà uscire dal tunnel.
A prestissimo...
Il vostro Pinocchiogiò.
Tra verità e menzogna ..." Ad occhi aperti "
Storie di tutti i giorni. Se non credete a me , credete almeno a Pinocchio! (Questo Blog ...NON vuole essere assolutamente una rubrica nella quale si danno consigli , QUINDI.... NON SI DANNO CONSIGLI! Sono solo riflessioni,tutte discutibili,in parte personali, suggerite da voi,o semplicemente raccolte dall'informazione generale)
giovedì 21 febbraio 2013
domenica 9 settembre 2012
Zeitgeist Moving Forward
Cari lettori di Tra verità e menzogna, buona visione a tutti.
Come sempre restate ..." Ad occhi aperti"
Il vostro amico
Pinocchio & Giò
Come sempre restate ..." Ad occhi aperti"
Il vostro amico
Pinocchio & Giò
venerdì 6 luglio 2012
mercoledì 4 luglio 2012
domenica 24 giugno 2012
Banche: Toglietemi tutto ...ma non il mio Breil!
Resto basito, non aggiungo altro ...
Tra Verità e Menzogna ...restate "Ad occhi aperti!"
Il vostro amico
Pinocchio & Giò
IL FATTO QUOTIDIANO
Carte di credito bloccate ai terremotati: “Accadde anche in Abruzzo” (audio)
La decisione presa dalla Barclays che si appoggia al circuito Visa. I cronisti del fattoquotidiano.it parlano con un operatore del call center : "E' vero, sono tutte bloccate da giorni, è stato fatto per precauzione". L'ufficio stampa della banca: "E' stato un errore". Ma c'è un precedente identico a L'Aquila
Molti sono sempre stati clienti-modello, di quelli che le banche sono solite trattare coi guanti: conti sempre in attivo e mai un problema di solvibilità. Eppure, una settimana fa, si sono trovati con la loro carta di credito Barclays inutilizzabile. Bloccata dall’istituto inglese per via della loro residenza nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio.
Il primo a denunciare l’accaduto è Alessandro Osti, direttore della Confesercenti di Ferrara e residente in una delle città danneggiate dalle scosse. Subito ha raccontato la propria esperienza su Facebook: “Vado a fare rifornimento e, al momento di pagare, come al solito presento la carta che uso da ormai oltre quattro anni, circuito Visa ed emessa da Barclays. Stranamente la transazione mi viene rifiutata – si sfoga sulla sua pagina online – Pago in contanti ed esco. Al pomeriggio telefono e chiedo spiegazioni”. L’uomo chiama immediatamente il numero verde del servizio clienti messo a disposizione dalla banca ed ecco la risposta: “Lei abita in una zona dove è avvenuto il terremoto, potrebbe aver perso casa e lavoro e potrebbe non essere più in grado di pagare gli acquisti. Per questo Barclays ha bloccato le carte di chi abita in queste zone”. Osti rimane di sasso “Incredibile. Una dimostrazione perfetta della solidarietà delle banche”.
Contattato da ilfattoquotidiano.it, un operatore del call center dell’istituto conferma. “È vero. Tanti clienti delle zone terremotate non sono stati capaci di pagare la rata mensile. Per questo la banca ha deciso di bloccare tutte le carte attivate in quei comuni, in via precauzionale. È stato fatto per evitare che il sistema caricasse gli interessi a danno del cliente”. Secondo la banca dunque si tratterebbe di una misura presa in via precauzionale per salvaguardare il cliente, dal momento che ci sono stati alcuni casi di insolvenza tra i terremotati. Il dipendente ci tiene però a precisare: “Per riattivare la propria carta basta richiamare domani, dicendo di non aver avuto danni”.
Passano pochi minuti, la notizia fa il giro della rete e l’ufficio stampa della Barclays cambia versione, liquidando l’episodio come un “evento accidentale”. E poi corre ai ripari: “A fronte di alcune segnalazioni – si legge in una nota ufficiale – ci siamo accorti di aver generato un errore di procedura che ha determinato il blocco accidentale e del tutto involontario della carta di alcuni clienti. Tale blocco è stato prontamente rimosso”.
Uno spiacevole incidente, dunque. Eppure, basta fare un ricerca online, per scoprire che sulla Barclays erano piovute denunce simili anche all’indomani del terremoto de L’Aquila. Il 19 maggio 2009, infatti, il parlamentare dell’Italia dei Valori, Elio Lannutti, deposita in Senato un’interrogazione a risposta scritta: “Sono giunte segnalazioni di cittadini residenti nelle zone colpite dal terremoto dell’aprile 2009 – si legge – che lamentano di aver subito da parte dell’istituto bancario Barclays il blocco delle proprie carte di credito”. Il senatore riporta poi il caso di un cittadino aquilano, sfollato, che nonostante una posizione di solvibilità nei confronti della propria banca, si era ritrovato in mano una carta di credito Barclays non funzionante.
“La storia si ripete – commenta oggi Lannutti – Le banche non si sbagliano e in Abruzzo, oltre a bloccare le carte di credito, revocarono i fidi e misero ipoteche anche sulle macerie. Il governo ha evitato di affrontare la questione, pur ribadita anche dai familiari delle vittime che erano venuti a Roma per parlarne, ed è finita che i danni del terremoto del 2009 sono stati aggravati dall’incuria degli istituti di credito e della maggioranza”.
mercoledì 23 maggio 2012
Era ora... avanti i giovani!!!
Finalmente, era ora.
Una grande Parma.
Comunque e sempre dalla parte dei nostri figli, dei giovani.
Forza ragazzi.
Il vostro amico
Pinocchio & Giò
mercoledì 2 maggio 2012
Nel mezzo del cammin di nostra vita ...
Cari lettori di Tra Verità e Menzogna, lo so che una persona dovrebbe sempre incutere quel giusto e sano ottimismo, ma oggi, ancor più di ieri, i segnali che mi giungono da più parti sono quelli di maggior preoccupazione.
Non entrerò nel merito delle singole specificità, i tanti amici che operano nei mercati finanziari, nel settore bancario, e non solo, ogni tanto si trasformano in cardellini e mi sussurrano all'orecchio.
Non entrerò nel merito delle singole specificità, i tanti amici che operano nei mercati finanziari, nel settore bancario, e non solo, ogni tanto si trasformano in cardellini e mi sussurrano all'orecchio.
Oggi sono pertanto a fare queste brevi considerazioni, che non vi chiedo di prendere per buone , ma almeno di non scartale a priori e tenerle se possibile in considerazione.
Penso che la situazione economica del nostro Paese, e non solo, sia arrivata ad un punto di partenza. Sì proprio così, arrivati alla partenza. Dopo tante sofferenze di questi anni, con allenamenti duri ora ci troviamo a dover affrontare la gara più difficile per sopravvivere.
Come ogni gara le regole dovrebbero essere chiare e conosciute almeno sulla carta, ma così non è.
Affrontiamo la corsa partendo dai blocchi di partenza, ma oggi siamo senza scarpe, non abbiamo risorse idriche accumulate nel nostro corpo a sufficienza e l'estate sta per arrivare e con l'estate arriva anche il caldo torrido e di sali e di acqua tutti abbiamo necessità.
Non solo, stiamo affrontando questa gara, non sapendo perchè e per chi gareggiamo, quale sia il premio finale, soprattutto non sappiamo quanto sia lungo il percorso e già ci viene richiesto ad ogni metro, ad ogni centimentro strappato alla terra di lasciarci dietro qualcosa a noi più caro.
Nel 2007 avevo scritto mail a colleghi ed amici , informandoli che sarebbe arrivato questo momento , il 2012.
Dicevo anche che ci sarebbe stata una situazione di tracollo del rinnovo dell'acquisto dei titoli di stato, qui mi sono sbagliato, non immaginavo che la BCE potesse diventare ripetutamente una fonte di elargizione di tanta liquidità di denaro verso il sistema bancario ,che a sua volta ha fatto da polmone al mercato obbligazionario, in gran parte a sé stesso.
E' come aver dato altri soldi al ladro, al solo fine che la cassaforte ormai svuotata possa continuare a restare chiusa, quindi sconosciuto il suo contenuto. Cosa che pagheremo tutti molto cara.
Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, si dice nella scienza perfetta, fatto salvo in finanza dove tutto si crea e tutto si distrugge, con l'unica analogia che tutto si trasforma, ovvero tutti cambiano maschera ma continuano a rimanere sempre attori in scena recitando ad uno ad uno la loro farsa commedia.
Adesso iniziano le difficoltà, fino ad ora hanno solo scherzato.. mi sussurra all'orecchio il cardelllino. Purtroppo in tutto questo non siamo noi i giocatori, ma solo le pedine, e come al gioco della dama , una ad una rischiamo di essere mangiate.
La situazione del sistema bancario è a dir poco "disperata" , meno disperati sono, tuttavia, i soliti banchieri. A riguardo, per capire meglio come funziona il sistema vi invito a prendere visione del film -documentario "Inside Job" , iche hanno fatto presto a non portare sul grande schermo, cassandolo a semplice dvd.
Le banche stanno sempre più contraendo il rinnovo degli affidamenti, se non a condizioni capestro, ed è quasi impossibile pensare di ottenere nuovo credito anche per i più meritevoli imprenditori, e tutto questo dopo aver beneficiato di uno tsunami di denaro dalla BCE, ad un tasso d'interesse pari all'1% che solo un imbecille non avrebbe fatto suo.
Un debito da restituirsi per così dire "a gratis" e " a babbo morto" , alla faccia di tutti noi che siamo il popolino.
Fosse stato almeno sufficiente per rimettere in moto la macchina, allora avremmo fatto a tutto questo buon viso, ma purtroppo non è stato così. Già si sapeva, perchè così si voleva.
Fosse stato almeno sufficiente per rimettere in moto la macchina, allora avremmo fatto a tutto questo buon viso, ma purtroppo non è stato così. Già si sapeva, perchè così si voleva.
Ecco quindi la mia conclusione, la stessa di allora:
" E’ giunto il tempo che il sistema finanziario si assuma le proprie responsabilità attraverso l’ hair cut o se preferite la ristrutturazione del debito verso azionisti ed obbligazionisti, attraverso la nazionalizzazione di quei sistemi finanziari putrefatti, che devono essere spazzati via e per sempre e con i loro artefici.
Bisogna nazionalizzare il sistema, non c’è alternativa. E bisogna farlo subito, siamo davanti ad una selva selvaggia che dobbiamo percorrere, purtroppo senza il maestro, senza il conforto di Virgilio.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Come sempre Tra Verità e Menzogna...restate " Ad occhi aperti!"
Il vostro amico
Pinocchio & Giò
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